lunedì 26 marzo 2007

Antoine Bardou-Jacquet. The French Touch.

Antoine Bardou-Jacquet studia graphic design alla “École supérieure d’arts graphiques Penninghen” di Parigi e apre il suo studio vicino ai suoi amici della Solid, un’etichetta indipendente specializzata in musica elettronica di alto livello che tra le sue fila annovera artisti del calibro di Alex Gopher ed Etienne de Crecy. Antoine disegna le cover e i loghi degli album e inizia ad esplorare l’idea di usare le lettere in un modo più creativo che non per formare semplici parole. La cover dell’album Midnight Funk di Demon nasce con questa idea. Idea che presto si trasforma in qualcosa di molto più grande.



Antoine concepisce il video clip “The Child”, brano di Alex Gopher (voce di Billie Holiday campionata dal brano "God bless the child"). La storia narrata nel video è semplicissima: una giovane coppia in dolce attesa esce di corsa di casa per andare a partorire in ospedale, affrontando la classica corsa nel traffico cittadino (di New York). La novità è nella visualizzazione: tutte le persone, tutti gli oggetti e il paesaggio sono formati da parole e font opportunamente scelte a seconda di ciò che rappresentano. Il clip “The Child” vince premi in tutto il mondo.



Ovviamente “The Child” non poteva passare inossevato ai pubblicitari. Il saccheggio dell’agenzia BMP DDB di Londra ha successo, tanto che con lo spot per la Vodafone "Plane Simple" vince il leone d’argento a Cannes 2000. Beh, il claim di allora del gestore di telefonia era perfetto: “The word is Vodafone”. La storia è quella di un ragazzo che si dimentica di andare a prendere la ragazza all’aeroporto di Heathrow e attraversa Londra di corsa per scapicollarsi all’appuntamento. Andate qui per approfondire. Cliccate qui per vedere lo spot.

Antoine diventa richiestissimo. Lo scelgono artisti e aziende: Air 1 e 2, Super Furry Animals, Renault, Vittel, Peugeot, Playgroup, Playstation 2 ed EDF. In ogni progetto dà il suo tocco magico, un’impronta innovativa così forte da consacrarlo uno dei registi più all’avanguardia al mondo. Questo è uno spot recente che ha fatto per Peugeot 1007 – agenzia Euro RSCG Londra - che forse ricordate bene:



Nel 2003 dirige lo spot “Honda Cog” della Wieden&Kennedy Londra, che nello stesso anno vince il Leone d’oro a Cannes e fa la collezione di premi in giro per il mondo: due minuti in cui i pezzi di una Honda Accord si toccano uno dopo l’altro, dando vita a una reazione a catena da diventarci scemi solo all’idea di realizzarla. A dire il vero l’idea non è originale: è stata infatti mutuata dall’opera d’arte “Der Lauf Der Dinge” – “The way things go", di Peter Fischli e David Weiss, del 1987! Ventinove minuti di concatenazioni di oggetti. In confronto i due minuti dello spot sono stati una passeggiata (per realizzarlo ci sono voluti mesi di preparazione, 4 giorni di shooting per 2 soli take. Non male :-). Il filmato dell’opera lo trovate qui, protetto da password dedicata agli amici per motivi di copyright.

Altrimenti potete acquistarlo qui o andare a vederlo al MOMA di New York. L’idea è stata presa anche per video musicali e altro ancora. Nella cartellina del file protetto da password trovate tutto quello di cui vi sto parlando. Ecco lo spot Honda


Torniamo a noi. Antoine continua per la sua strada e nel 2006 delizia ancora una volta i suoi fan con un capolavoro, stavolta penso senza precedenti (almeno lo spero). Lo spot che dirige magistralmente è Honda Choir. Un capolavoro assoluto che non capisco come abbia fatto a non vincere il Grand Prix a Cannes l’anno scorso. La Wieden&Kennedy Londra si è dovuta accontentare dell’oro.


Godetevi questo Spoof


All’inizio dell’articolo non ho specificato il nome del suo studio grafico per non anticiparvi niente. Vi dice qualcosa H5? I video clip più belli che avete visto negli ultimi anni li hanno inventati Antoine e i suoi soci. Ma per questo ci sarà un altro post. Iniziate a dare un’occhiata al reel della Addict, la casa di produzione che li segue in Francia e al reel della RSA, la Ridley Scott Associates, una delle migliori case di produzione al mondo secondo Creativity.