venerdì 6 luglio 2007

Ads of the week. Canal+ - Hydro - Nike - Cybershot - Oregon Aquarium - Motorola - Platform

Canal+ - Double Sense

Agency: BETC Euro RSCG Paris - Production Company: Partizan Midi Minuit - Creative Director Stéphane Xiberrras - Art Director Rémy Tricot - Copywriter Olivier Couradjut - Director Dominic Murphy - Agency Producer David Green - Account Manager Raphaël de Andréis, Agathe Guerrier - Advertising Manager Laurent de Camas, Béatrice Roux, Benoît Ignace, Marion Auvray, Périne Long

Norwegian Hydro - Train Stunt

Agency: DDB Norway - Creative: Martin Thorsen/Torbjørn Kvien Madsen - Production Company: Motion Blur - Director: Roenberg - Producer: Richard Patterson - VFX: Fido

Nike - How I Fight

Agency: Wieden & Kennedy - Amsterdam - Executive Creative Director: Al Moseley/John Norman - Creative Director: Alvaro Sotomayor/Sue Anderson - Copywriter: David Smith - Art Director: Sezay Altinok - Agency Producer: Neil Henry - Production Company:
Park Pictures - New York - Director: Joaquin Baca-Asay - Executive Producer: Tom Dunlap - Producer: Lalou Dammond - Editorial Company: the Whitehouse - Editor: Sam Gunn - Post Production: The Mill - London - Flame Artist: Judy Roberts - Telecine: Adam Scott - Sound Design: Wave - Sound Designer: Jack Sedgwick

Sony Cybershot - You Are What You Shoot

Agency: Fallon - Creative: Chris Bovill/John Allison - Creative Director: Juan Cabral - Agency Producer: Jo Charelsworth - Production Company: Stink - London - Director: Stylewar - Director of Photography: Jallo Faber - Executive Producer: Blake Powell - Producer: Mungo Maclagan - Post Production: Swiss International

The Oregon Coast Aquarium - I Want To Go To The Aquarium

Per vedere lo spot cliccate qui.
Agency: Leopold Ketel + Partners - Creative Director: Jerry Ketel - Writer: Mike Houston - Art Director: Andrew Reed - Production Company: VCR100 - Director: Rob Tyler - Producer: Michele Mather - Sound Design: Digital One - Portland

Motorola - Hakko

Agency: Ogilvy & Mather - Beijing - CD/Art Director: Nils Andersson Wilson Chow - Copywriter: Andrew Lok - Agency Producer: Erik-Jan Verheijen - Production Company: Sonny - Director: Fredrik Bond - Director of Photography: Ben Seresin - Producer: Helen Kenny Ben Hampshire - Editorial Company: Peepshow - London - Editor: Andrea MacArthur - Lead Animator: Tom Bussell - Animation Supervisor: Hitesh Patel - Post Production: The Mill - London - Music: Dead Mono - Compositing: Ben Turner

Platform Animation Festival - Box
Cliccate qui per andare sul sito del festival.

Platform
Caricato da firat

Art Director: Julian Nix - Production Company:Nexus Productions/London - Director: Smith & Foulkes - Executive Producer: Chris O'Reilly/Charlotte Bavasso - Producer: Isobel Conroy - VFX: Nexus Productions - London - Sound Design: Brains & Hunch - Stop-motion Photographer: Ben Cowell - 3D Modeling & Animation: Nexus Productions - London

giovedì 5 luglio 2007

Fiat 500. The best animatic ever seen.


Ieri sera è andato on-air il nuovo spot della nuova Fiat 500. La gara indetta per realizzarlo ha visto partecipi agenzie e creativi da tutto il mondo. Chi se lo sarebbe immaginato che dopo mesi di duro lavoro l’agenzia vincente sarebbe stata Fiat stessa? L’autore dello spot è infatti nientepopodimenoche Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat.

In questa intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, il business man della più rappresentativa azienda italiana lascia intendere di aver fatto tutto da sé, di aver concepito lo spot, di aver scelto le immagini, di aver pensato a tutto lui. Nell’intervista dichiara di volere fare della Fiat ciò che Steve Jobs ha fatto della Apple, attribuendo alla 500 il ruolo di iPod.

Avere come pietra di paragone Apple, la sua comunicazione, il suo linguaggio, il suo “Think Different” è certamente un ottimo punto di partenza. Come tutti i creativi pubblicitari principianti però Marchionne si è fermato troppo presto: si è dimenticato che la pubblicità non è solo sostanza, ma anche forma, crafting, ricerca visiva. Pubblicità, appunto.

Lo script, ben scritto, è imbolsito da un layout fatiscente, fatto di un susseguirsi di immagini pornograficamente buttate lì senza alcuna cura, senza alcuna ricerca visiva, senza alcuna art direction. La semplicità unita alla ricercatezza della comunicazione Apple è solo un lontano ricordo.
La scelta di Totò Cascio come fil rouge dello spot è ruffiana e per l’ennesima volta nella pubblicità italiana si è ricorso alla presenza di testimonial. Ce ne sono a decine.

È mai possibile che la pubblicità italiana non riesca ad affrancarsi da se stessa? È mai possibile che la pubblicità italiana debba essere sempre bloccata sul suo binario cieco di glorie presenti e passate? È mai possibile che la pubblicità italiana continui ad essere vittima dello stile testiano? È mai possibile che la più rappresentativa azienda italiana vada on-air con uno spot fatto in casa?

La nuova Fiat 500 appartiene a tutti noi. Il suo spot però non appartiene certamente alla nostra intelligenza.

A tutto ciò aggiungo che trovo assolutamente sbagliato che per vendere un’automobile - di questo si tratta - si sia dovuti ricorrere a visualizzare alcune tragiche pagine della nostra storia più recente. Credo che questo spot sia offensivo per molti.

L’unica nota positiva è che la reputazione di Leo Burnett è salva.
Se il prossimo anno creeranno apposta la categoria "Animatic" al Festival della Pubblicità di Cannes, questo spot potrà vincere sicuramente qualcosa.

"La vita è un insieme di luoghi e di persone che scrivono il tempo. Il nostro tempo.

Noi cresciamo e maturiamo collezionando queste esperienze.
Sono queste che poi vanno a definirci.
Alcune sono più importanti di altre
perché formano il nostro carattere.

Ci insegnano la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
La differenza tra il bene e il male.
Cosa essere e cosa non essere.
Ci insegnano chi vogliamo diventare.

In tutto questo alcune persone, alcune cose si legano a noi in modo
spontaneo e inestricabile.
Ci sostengono nell’esprimerci e nel realizzarci.
Ci legittimano nell’essere autentici e veri.
E se significano veramente qualcosa,
ispirano il modo in cui il mondo cambia e si evolve.
E allora appartengono a tutti noi e a nessuno.

La nuova Fiat appartiene a tutti noi."

martedì 3 luglio 2007

Fred&Farid. The storytellers for the brands.

Fred e Farid li amo da sempre. Quando hanno iniziato a vincere premi su premi io avevo appena iniziato a lavorare come copy e sono rimasto più di una volta strabiliato dal loro incredibile stile creativo. Due anni fa ho avuto la fortuna di partecipare a una gara con loro.

Torino, estate 2005, presentazione internazionale Alfa Romeo. Intorno al tavolo: Vitruvio Leo Burnett (Spagna) rappresentata dal direttore creativo Rafa Anton - Fred (Farid non c'era) - Leo Burnett Torino, alias Burnett BGS, alias io e il mio caro art director di allora Luca Andriani con un paio di account e il neo insediato presidente della Leo Burnett, Giorgio Brenna. La Marcel (fondata da F&F con Publicis) era agli albori. Fred inizia per primo, presentando la sua nuova agenzia. La prima mossa non mi piacque: presentò un layout con il logo Alfa Romeo con la scritta Marcel al posto di "Alfa Romeo", appunto. Una slinguazzata un po' di cattivo gusto. Per il resto ho assistito a una presentazione spettacolare. Li ha sommersi di idee una più bella dell'altra.

Indovinate a chi è toccato presentare subito dopo? Considerando che la sera prima della presentazione l'allora direttore creativo internazionale di Leo Burnett - Basil Mina - aveva cambiato tutte le carte in regola, ammazzato quasi tutte le campagne e tenuta in vita solo una parte della campagna mia e di Luca, potete immaginare che razza di figura in confronto abbiamo fatto.

Resta comunque il ricordo di una giornata straordinaria. Chi ha vinto la gara Alfa Romeo? È finita all'italiana, con la vittoria di Armando Testa e una campagna anonima che creava il solito parallelo automobile-animale per il claim: "La nuova razza Alfa". Ma che ne parliamo a fare. È un modus operandi cui noi pubblicitari italiani siamo ormai avvezzi.

Beh, iniziamo a raccontare chi sono Fred&Farid e cosa hanno fatto. Il testo è una libera traduzione dal sito: www.goldendrum.com. Ci sono sicuramente delle imprecisioni. Chiedo venia in anticipo.



Frederic Raillard (alla vostra sinistra), nato a Parigi nel 1971, si diploma nella Design School di Créapole (School of creation management), una delle più importanti scuole di comunicazione francesi. Appassionato di arte Dada e concettuale, inizia a lavorare come strategic planner per la Euro RSCG, dove rimane per quattro anni.

Farid Mokart, nato a Parigi nel 1966, si diploma presso l'“Institut des Etudes politiques de Paris”, si specializza in "Cultural Industry", ottiene un riconoscimento universitario in "International Economy and International Business", e un dottorato in Economia Politica. Dopo la laurea inizia la sua carriera in una banca. Per fortuna decide di cambiare lavoro ed entra in Euro RSCG, dove lavora per due anni come account.

Qui i due si incontrano. L'inizio del loro rapporto è tutt'altro che idilliaco. Si odiano, non si sopportano, come molti loro colleghi hanno poi dichiarato. Il cambio di rotta avviene quando a Fred viene affidato un importante progetto di lancio per il quale deve scegliere un Account Manager. A sorpresa chiede di lavorare con Farid. Dopo una settimana di lavoro insieme, i due decidono di dare le dimissioni e diventare creativi. Chissà cosa sarà successo in quella settimana. Iniziano quindi a saltare da un'agenzia all'altra: TBWA, BDDP, Publicis e Leo Burnet mentre sviluppano campagne di successo per Galeries Lafayette, Canal+, PlayStation e Renault.

Si spostano quindi in CLM/BBDO, dove diventano i direttori creativi più giovani di Francia e lavorano sui più importanti clienti dell'Agenzia (Pepsi Worldwide, Aucland.com Europe, Brandt Europe, e Dior USA). Tutti ricorderete questo strepitoso spot per Aucland.com per la regia di Remy Belvaux.
Aucland.com - The Fire - Cannes Silver Lion 2000

Agency: Clm/Bbdo - Producer: Nicolas Duval - Director: Remy Belvaux - Lighting Cameraman: Patrick Duroux - Music: Barrera Prod - Creative Director: Anne De Maupeou - Copywriter: Farid Mokart - Copywriter: Fred Raillard - Art Director: Farid Mokart - Art Director: Fred Raillard - Account Supervisor: Stephane Orhan – Account Supervisor: Frederic Lebugle - Account Supervisor: Isabelle Giafferi - Advertiser Supervisor: William Guillouard - Advertiser Supervisor: Gerald Perez - Advertiser Supervisor: Fabrice Grinda - Production Company: Quad Productions - Advertising Agency Producer: Erinn Lotthe-Guillon - Advertising Agency Producer: Pierre Marcus

Come ricorderete senz'altro questa campagna per Brandt.
Brandt - Cannes Gold Lion 2001

Agency: Clm/Bbdo - Country: France - Producer: Gilles Viard - Director: Remy Belvaux Lighting Cameraman: Patrick Duroux - Creative Director: Fred & Farid - Copywriter: Fred & Farid - Art Director: Fred & Farid - Account Supervisor: David Fuchs - Account Supervisor: Alain Cazes - Advertiser Supervisor: Daniel Barbellion - Advertiser Supervisor: Antoine Grattery - Production Company: Quad Productions - Advertising Agency Producer: France Monnet - Advertising Agency Producer: Pierre Marcus

Incontrano il cantante Robbie Williams per il quale concepiscono il video "Rock Dj", vincitore degli MTV Awards negli Stati Uniti.


A seguito di questo straordinario lavoro vengono assunti dalla BBH Londra che li mette sul lancio europeo di Xbox e Levi's. Qui nasce l'incredibile Xbox Champagne.
Microsoft Xbox - Champagne - Cannes Gold Lion 2002

Advertising Agency: Bartle Bogle Hegarty - Country: United Kingdom - Producer: Johnnie Frankel - Director: Daniel Kleinman – Lighting Cameraman: Ivan Bird - Creative Director: John Hegarty - Copywriter: Fred & Farid - Art Director: Fred & Farid - Account Supervisor: Derek Robson - Production Company: Spectre - Advertising Agency Producer: Andy Gulliman

Nello stesso anno realizzano un altro spot per Xbox, che però prende "solo" il bronzo.
Microsoft Xbox - Mosquito - Cannes Bronze Lion 2002

Advertising Agency: Bartle Bogle Hegarty - Country: United Kingdom
Producer: Johnnie Frankel - Director: Daniel Kleinman - Lighting Cameraman: Ivan Bird - Creative Director: John Hegarty - Copywriter: Fred & Farid - Art Director: Fred & Farid - Account Supervisor: Derek Robson - Production Company: Spectre - Advertising Agency Producer: Andy Gulliman

Memorabile anche lo spot per Levi's Worn - Rub - Cannes Bronze Lion 2003

Agency: Bartle Bogle Hegarty - London - Creative Team: Fred & Farid - Production Company: Gorgeous Enterprises - London - Director: Frank Budgen - Editorial Company: Sam Sneade Editing - Editor: Sam Sneade - Post Production: The Mill - London - Song: "Taxi" - Musical Artist: Pole (Stefan Betke) - Album: "3"

Il presidente della giuria di Cannes 2003 è Jeff Goodby, che non se li lascia sfuggire e li assume nella sua agenzia, la Goodby Silverstein & Partners. Fred&Farid si spostano negli Stati Uniti dove producono alcuni bellissimi spot per Netflix e vincono l'account globale delle calzature sportive "Pony". A seguire la campagna Netflix. "Wake" - quello con la vedova - è delizioso. Non ha vinto niente - No Prize 2004 - ma merita.

Netflix - Baby
Agency: Goodby, Silverstein & Partners - San Francisco - Creative Director: Rich Silverstein - Copywriter: Fred & Farid - Art Director: Fred & Farid - Agency Producer: Tammy Smith-White - Production Company: Smuggler - Director: Neil Harris - Director of Photography: Declan Quinn - Executive Producer: Brian Carmody Patrick Milling Smith - Editorial Company: Final Cut - New York - Editor: Kirk Baxter

Netflix - Grandma
Agency: Goodby, Silverstein & Partners - San Francisco Creative Director: Rich Silverstein - Copywriter: Fred & Farid - Art Director: Fred & Farid - Agency Producer: Tammy Smith-White - Production Company: Smuggler - Director: Neil Harris - Director of Photography: Declan Quinn - Executive Producer: Patrick Milling Smith Brian Carmody - Editorial Company: Final Cut - New York - Editor: Kirk Baxter

Netflix - Wake
Agency: Goodby, Silverstein & Partners - San Francisco - Creative Director: Rich Silverstein - Copywriter: Fred & Farid - Art Director: Fred & Farid - Agency Producer: Tammy Smith-White - Production Company: Smuggler - Director: Neil Harris - Director of Photography: Declan Quinn - Executive Producer: Patrick Milling Smith Brian Carmody - Editorial Company: Final Cut - New York - Editor: Kirk Baxter

Per Pony lavorano due anni, realizzando tre campagne internazionali in 120 paesi. Anche le campagne stampa hanno lasciato il segno, nonostante non abbiano vinto niente a Cannes. Ne metto solo un paio a titolo di esempio.




Come copywriter hanno vinto più di un centinaio di premi internazionali, inclusi 6 leoni a Cannes (film) in 6 categorie differenti, 3 D&AD Pencils, un British TV Awards per il video clip di Robin Williams e un MTV Awards sempre per lo stesso clip negli Stati Uniti.

Dopo due anni negli stati uniti il Gruppo Publicis ha offerto ai due la possibilità di aprire una nuova agenzia internazionale con base a Parigi: la Marcel di cui sopra. Qui hanno continuato a realizzare spot quasi all'altezza della loro fama.

A seguire una bellissima campagna per Delichoc - no prize 2006. Purtroppo non ha avuto fortuna, ma è davvero deliziosa.


Su Advertology potete vedere uno dei loro ultimi successi: la campagna per Fruit & Form che ha vinto il bronzo a Cannes 2006 (soggetto "Door").

Altri lavori recenti degni di nota:
Match.com - Station

Advertising Agency: Marcel Republique, Paris, France - Creative Director: Fred & Farid - Art Director: Joseph Dubruque, Mickael Zonnenberg - Copywriter: Mickael Zonnenberg, Joseph Dubruque - Director: Didier Barcelo

Match.com - Office

Advertising Agency: Marcel Republique, Paris, France - Creative Director: Fred & Farid - Art Director: Joseph Dubruque, Mickael Zonnenberg - Copywriter: Mickael Zonnenberg, Joseph Dubruque - Director: Didier Barcelo

Match.com - Park

Advertising Agency: Marcel Republique, Paris, France - Creative Director: Fred & Farid - Art Director: Joseph Dubruque, Mickael Zonnenberg - Copywriter: Mickael Zonnenberg, Joseph Dubruque - Director: Didier Barcelo

Orange - Open

Agency: Marcel - Paris - Creative: Manu & Flo - Creative Director: Fred & Farid - Agency Producer: Muriel & Helene - Production Company: Partizan Midi Minuit - Director: Antoine Bardou-Jacquet - Editor: Stephane Pereira - VFX: BUF Compagnie - Paris

Orange - Flowers

Agency: Marcel - Paris - Executive Creative Director: Fred & Farid - Creative: Joseph Dubruque Mickael Zonnenberg - Agency Producer: Jacques Fouché - Production Company: Gang Films - Director: Rob Sanders - Director of Photography: Stuart Graham - Production Designer: Marco Puig - Executive Producer: Frederic Mialaud - Editor: Sophie Fourdrinoy

Fred & Farid non sono solo due pubblicitari o una coppia creativa. Stanno contribuendo a ridefinire i confini del nostro mestiere. O meglio, a eliminare qualsiasi confine. Un loro articolo uscito nel 2004 mi ha aperto gli occhi su quello che tutti noi pubblicitari adesso, forse, stiamo diventando. Loro usano il termine "Storyteller". Non credo nei messia, ma credo che abbiano colto tre anni fa la nuova essenza del nostro mestiere. Un mestiere che in pochissimo tempo è cambiato e continua a cambiare, accompagnato da un periodo storico in cui i mezzi di comunicazione e la loro configurazione in continua evoluzione consente una libertà creativa pressoché illimitata. E pensare che alcuni importanti addetti ai lavori fino a tre anni fa erano convinti che la pubblicità stesse morendo. Diciamo che aveva bisogno di prendersi un po' di tempo per risorgere e riciclarsi all'interno delle agenzie pachiderma.

Vi propongo un piccolo estratto dall'articolo in questione che vi consiglio di leggere assolutamente per intero:
"It’s time to redefine the way we work.
We should stop labializing ourselves
as “Creative”, “Copywriter”, “Art Director”
or “Creative Director”.
Those terms are not only obsolete,
they are also dangerous because
they take us away from the real meaning of our job:
We are storytellers for the brands."

Un altro estratto dal blog di Hidden Persuader:
"You have to do work that will travel today; you have to build global and universal ideas. There is less and less need, particularly in Europe where we are all alike culturally and mentally, for domestic ads. International campaings don't have to lead to lowest common denominator work, but to a better understanding of ourselves as human beings."

Nell'ottobre 2006 Fred&Farid, precisamente l'11, hanno annunciato il divorzio da Publicis e l'intenzione di fondare una nuova agenzia con il presidente di Publicis Conseil Christophe Lambert, chiamata FFL.

Come raccontano a Shots, il nome non è solo un acronimo delle loro iniziali, ma è un omaggio alle "Forces Françaises Libres", le forze di liberazione francesi durante la seconda guerra mondiale. Oddio speriamo che non si prendano troppo sul serio. Sempre e solo di pubblicità si tratta. L'agenzia sarà indipendente, a differenza di Marcel che è sempre stata sotto l'egida di Publicis, anche se i tre la stanno creando in partnership con il gruppo Havas, competitor di Publicis. Per tutti i dettagli vi rimando all'articolo.

Vi saluto, lasciando la parola a Fred&Farid.
Fred&Farid about vision.


Fred&Farid about the business.


Fred&Farid about themselves.


L'articolo su "Le Figaro" che annuncia il loro divorzio da Publicis.

Un'intervista a Monsieur Lambert.

Le transfert de l'année.

Il blog di Fred&Farid.